Wärtsilä articolo di novembre 2013
Le norme ambientali di prossima introduzione interesseranno anche le imbarcazioni già operative e pertanto vi è una crescente domanda di sistemi di pulizia dei gas di scarico e per il trattamento delle acque di zavorra. Al fine di ottemperare a tali normative, molte navi devono – o dovranno a breve – essere sottoposte a retrofit ed equipaggiate con scrubber e sistemi di gestione delle acque di zavorra. Esistono soluzioni retrofit per tutti i tipi di imbarcazione – dalle navi da crociera, ai mercantili, alle imbarcazioni offshore. In genere lo spazio è il fattore cruciale nella progettazione e nell'attuazione di un progetto di conversione, ma Wärtsilä è riuscita a trovare soluzioni a questa necessità.
L’esecuzione dei progetti di conversione degli scrubber e dei sistemi di gestione delle acque di zavorra richiede studi ingegneristici e di progettazione similari. Generalmente, quando si pianifica la conversione di un sistema di pulizia dei gas di scarico o dell’acqua si analizzano tre fattori: innanzitutto, lo spazio necessario per realizzare l’intervento in relazione a quello disponibile sull’imbarcazione. In secondo luogo gli ingegneri studiano l’impatto degli impianti aggiuntivi in termini di peso, stabilità della nave (nel caso degli scrubber), modifiche strutturali e ricollocazione degli eventuali impianti preesistenti. Infine, i tecnici valutano come ottimizzare ulteriormente l’installazione nell’ottica di ridurre al minimo i costi e il tempo di inattività durante questa operazione.
“La conversione dei sistemi di pulizia dei gas di scarico o delle acque di zavorra è una scelta praticabile per tutti i tipi di nave, ma le modalità di attuazione possono variare a seconda della tipologia di imbarcazione. Il problema più comune è trovare lo spazio dove alloggiare l’impianto: nel caso dei sistemi scrubber, ad esempio, a volte è necessario apportare modifiche alla conformazione del fumaiolo oppure ripensare la distribuzione degli spazi sulla nave per fare posto ai sistemi di pulizia. Ad ogni modo, non ci siamo ancora imbattuti in progetti in cui non fosse possibile portare a termine un progetto di retrofitting. Basta individuare la soluzione migliore o trovare un compromesso con l’armatore”, afferma Leonardo Sonzio, Direttore Retrofit, Wärtsilä Environmental Solutions.
Secondo Sonzio i principali fattori di costo negli interventi di conversione sono rappresentati dagli equipaggiamenti, dalle operazioni di installazione e dai materiali. In linea generale il costo dell’equipaggiamento varia a seconda della tipologia e delle dimensioni della nave, mentre i costi di installazione sono influenzati dall'entità delle modifiche apportate alla nave e dal tempo di fermo in bacino di carenaggio. In linea di massima, l’equipaggiamento e l’installazione costituiscono ciascuno il 40% del costo complessivo di una conversione “chiavi in mano”; il restante 20% è rappresentato dalle voci interventi tecnici, gestione del progetto e del cantiere, logistica e costi per l’ottenimento dei certificati di classe.
“Abbiamo consegnato, o siamo in procinto di consegnare, dozzine di progetti su nuove costruzioni e progetti di conversione di scrubber, e fra le tipologie di imbarcazioni coinvolte vi sono navi cisterna, portarinfuse, portacontainer, ro-ro, navi da crociera e traghetti. Dagli armatori ci giungono sempre più richieste e prevediamo pertanto una crescita costante della domanda di sistemi di gestione delle acque di zavorra. E sotto questo aspetto Wärtsilä può contare sull’esperienza maturata negli interventi realizzati sia sulle nuove costruzioni, sia nei progetti retrofit. Il nostro modus operandi per la buona riuscita di un progetto di conversione consiste in una fattiva collaborazione con la società armatrice e in scrupolosi studi di ingegneria e progettazione prima ancora della firma del contratto. In questo modo gestiamo i rischi in stretta relazione con il cliente”, spiega Sonzio.
I sistemi di gestione delle acque di zavorra di Wärtsilä impiegano un processo in due fasi che include il filtraggio meccanico degli organismi seguito, a scelta, da un trattamento UV o dall'elettroclorazione. Il portfolio degli scrubber forniti da Wärtsilä prevede tre configurazioni: scrubber a circuito aperto (ad acqua marina), a circuito chiuso e ibridi. Tutte e tre le tipologie comprendono un impianto di trattamento delle acque di lavaggio che depura i defluenti prima di scaricarli in mare, senza alcun rischio per l’ambiente.
Wärtsilä è l’unica società in grado di fornire sistemi scrubber e di pulizia delle acque di zavorra con servizi di conversione chiavi in mano. Grazie alla sua organizzazione professionale, Wärtsilä possiede l’esperienza e le competenze per gestire qualsiasi tipologia di progetto retrofit a livello mondiale. Inoltre, la rete di servizi globali fornisce assistenza ai clienti durante tutto il ciclo di vita dell’imbarcazione.
Le norme di prossima applicazione che interesseranno maggiormente le navi già in servizio sono l’annesso VI alla convenzione Marpol dell'IMO, relativo alle emissioni di ossidi di zolfo (SOx) e la convenzione sulle acque di zavorra dell'IMO.
Per ulteriori informazioni si prega di contattare:
Mr Leonardo Sonzio
Director Retrofit, Wärtsilä Environmental Solutions
Tel: +358 (0)400 987 166
leonardo.sonzio@wartsila.com
Ms Mirja-Maija Santala
Media Manager
Wärtsilä Corporation
Tel: +358 (0)400 793 827
mirja-maija.santala@wartsila.com
Wärtsilä in breve
Wärtsilä è leader mondiale nella fornitura di soluzioni per la generazione di energia pensate per l’intero ciclo di vita degli impianti, progettate per il settore marino e dell’energia. Concentrando la propria attenzione sull’innovazione tecnologica e sull’efficienza totale, Wärtsilä riesce a ottenere il massimo delle prestazioni a livello ambientale ed economico con soluzioni pensate per le imbarcazioni e gli impianti di generazione dell’energia dei propri clienti. Wärtsilä è quotata in borsa sul NASDAQ OMX di Helsinki, Finlandia. www.wartsila.com